Album
del Porto
Una
rettifica riguardo alla foto n°20, pubblicata nel numero 5 di
Potentia: le persone lì riprese non sono i fratelli Solazzi bensì
i fratelli Scalabroni (Pasquale, Marino, Vincenzo e Francesco). L’anno
della foto è tra il 1928 e il 1930. Ci scusiamo con i lettori per l’errore
che, d’altra parte, non è dipeso da noi.
I
disegni che compaiono nelle pagine 8, 11, 30 e 34 sono tratti dalle
schede dell’Archeoclub d’Italia e raffigurano le quattro fasi
principali della pesca a sciabica.
Il volume contenente le foto è La civiltà marinara. Lettura di
un territorio. Cupra Marittima.
Il disegno a pagina 48 è dello scultore Macrì ed è stato
utilizzato per le illustrazioni di un volume di poesie in dialetto
portorecanatese di Luigi Sorgentini.
I disegni alle pagine 51, 70 e 90 sono tratti dal libro di H.L.
Duhamel du Monceau – Les arts de la pêche – Paris 1769.
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Foto
24.
Una sciabica alla fonda davanti alla vecchia pescheria, oggi Kursaal
Lido. Si noti come i corpi di fabbrica laterali dell’edificio
siano ancora separati da quello centrale.
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Foto 25.
Sciabicotti al lavoro, circondati da curiosi. La foto è del 1922.
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Foto
26. Un
gruppo di sciabicotti. In prima fila sono riconoscibili Giuseppe
Pierini (Stappó) primo a sinistra e Panetti Francesco, primo a
destra. Tra loro ci dovrebbe essere un certo Melella (è un
soprannome), che pescò anche nei pressi di Termoli con una sciabica
di Porto Potenza Picena. La foto dovrebbe avere una cinquantina d’anni
ed è di proprietà di Mauro Scalabroni.
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Foto
27.
Primi anni del secondo dopoguerra.
Si riconoscono: Nicola Flamini, Luigi Falaschini, Luciano
Giri,, Marino Giri, Melella. Foto fornitaci da Marino Giri.
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Foto 28.
Una pesca più che abbondante. Si vedono ancora Marino Giri, Renato
Giri, Giuseppe Pierini e poi Pasquale Scalabroni (Cì Pacchio’)
Nicola Flamini, Luigi Falaschini, Fortunato Castellani. Anche questa
è una foto di Marino Giri.
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Foto 29.
Cì Pacchió (Pasquale Scalabroni) negli anni Trenta, in occasione
della coppa Scarioni, disputata a Rimini. Cì Pacchió si
classificò terzo, ma solo perché a un certo punto cedette l’elastico
dei pantaloncini e lui dovette arrangiarsi. Altrimenti avrebbe di
sicuro vinto.
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Foto
30. La
sciabica del Cuciniero (Panetti) torna a terra e si comincia il
lavoro per metterla in alaggio. Cartolina dei primi anni Settanta.
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Foto 31.
Il quartiere detto delle Sciabbiche, a Brindisi, come era un tempo
(forse anni Trenta). Cartolina procurataci dai signori Bruno e Maria
Teresa Antinori, come la seguente.
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Foto
32.
Giovanni Gaetini, classe 1898, in una foto che risale alla metà
degli anni Sessanta e che ci è stata fornita dal figlio Lorenzo.
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Foto 33.
Alba sull’Adriatico. I pescatori tirano in terra la rete mentre a
bordo della sciabica è restato il “barcarolu”. Cartolina edita
da General Foto, Marchetti, Porto Recanati
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Foto
34. Altra
scena d’alba. Suggestiva la scia di luce del sole che sorge.
Stesso editore della precedente.
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Foto
35.
Immagine di una sciabica di Cupra Marittima da La civltà
marinara. Cupra Marittima (Archeoclub d’Italia)
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Foto 36.
Un olio del pittore portorecanaetse Luigi Sampaolo. Da notare la
croce sulla sciabica di destra. Il pescatore seduto sulla barca è
senz’altro Nazzareno Volpini, detto zì Menelicche.
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Foto
37.
“La tratta marina”, bassorilievo in bronzo della
scultrice Gianna Fiorenzi. Si trova nella sala d’attesa del
Comando in Capo del Dipartimento Militare Marittimo dell’Adriatico,
in Ancona, al quale è stato donato dall’Amministrazione
Provinciale di quella città il 27 aprile 1961. Abbiamo la foto
grazie alla collaborazione di Filippo Pacelli e Marco Gentili.
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Foto 38.
Da un acquarello del Mingucci: il porto di Pesaro nella prima metà
del XVII secolo. Si vedono due sciabiche all’opera. Da notare la
carrozza vicina a quella più in basso: sono i soliti curiosi
(benestanti o nobili), che assistono alla fase finale della pesca.
La foto è in Vele a primavera, pubblicazione del club
nautico di Pesaro (1987)
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